Dal 1100 al 1300
a. 1112. Esistevano truppe cittadine di balestrieri. Il cittadino soldato, al suono a stormo della campana della torre del popolo, doveva essere armato in un punto prestabilito che normalmente coincideva con le ampie aree prossime alle 5 porte e l’ attendere ordini.
Dal 1300 al 1400
1319.VI.29
Il not. Franciscus Ferri de Asisio trascrive alcune rubriche degli statuti di Assisi per autorità di d. Corradi de Monterubiano iudicis et assessoris Cecchi de s. Elpidio hon. capitanei.
Item, statuimus et ordinamus quod nulla persona audeat cum aliquo arco vel balistra sagittare nec franda ronbolare sive palloctare cum arcu in ecclesia s. Francisci nec in platea vel domibus aut in circunstantiis dicte acclesie, nec lapides cum manu in dicta ecclesia prohycere vel ad ipsam ecclesiam vel versus eam, cum ex predictis possit fieri lexio in fenestris vitriis dicte ecclesie. Et idem servetur in ecclesia s. Clare.
a.1362.V.2 A.s.St. v1 41 ff 3r-5r dall’invent. di un defunto……una mazza di ferro, due bastoni di ferro, due elmi, tre pavesi et uno scudetto, due spade….
a.1365.VI.20 Cn P3 ff 6r-7r La Curia Romana chiede balestrieri e pavesari al Comune di Assisi da inviare in aiuto del Duca di Spoleto contro Anechino Baumgarthen. Vennero inviati due connestabili con 21 uomini a cavallo.
a.1367. La Rocca Minore venne fatta costruire dall’Albornoz. Intorno alla Rocca vi era un rivellino, cioè un muraglione molto robusto, munito di feritoie e merlature atte alla difesa.
a.1369. Inventario a casa di un defunto….anchy uno balestro colle baldriere…A.s.Stef.iv 1332
a.1376.VI.29 Cn P3f75 r E’ rimborsato Oddone Baglioni per il saccheggio del suo palazzo a Petrignano tra cui per le balestre ed altre armi.
a.1393 e per tutti gli anni seguenti esclusi quelli in cui si combatteva, fino all’anno 1477, si hanno le spese per la festa di Pentecoste in Piazza s. Francesco.
a.1399.III.20 Il Broglia di Trino, signore di Assisi, inviò un rinforzo di balestrieri al castello di Poggio Morico per salvarlo dai ripetuti assalti dei fuoriusciti fautori di Coccolino Michelotti. A Cn H3-4 f 13 v
Dal 1400 al 1500
a.1424.XI.14 A.Not.Bx f 114 Inventario alla Rocca Maggiore: 2 banchi per caricare le balestre con ranchittis, sette baliste ligate alla genovese, quattro cassette piene di berrettoni, un arco di osso con 22 frecce. Alla Rocca Minore: quattro casse piene di verrette e verrettoni di una cassa senza cassa, quattro tenieri con un arcone.
a.1426.XII.11 A.Not.C9b f 268r Il mastro delle balestre Polo da Venezia fa da testimone ad un atto notarile….
a.1453.VIII.22 A.Not.D26 Inventario Rocca Maggiore: 11 balestre salde e buone, 3 balestre rotte, 6 molinelli per le balestre, 1 cassa grande di berrettoni, 1 cassa grande di berrettoni senza ferri, 40 mazzi di berrettoni ferrati ed acconci, 14 gavette di filato per fare corde da balestra, 1 banco per caricare le balestre rimesso a nuovo.
Colomba bianca o Sagra di s. Rufino. Dal 1383.V.12 ininterrottamente al 1524.VIII.11 spese per l’acquisto di una o più colombe bianche per la sagra di s. Rufino.
a.1455. in Arch.stor.Ital.VI.III pg 143 tre balestre grosse senza noce, 10 balestre di cui una rotta, 2 tenieri da balestra, 2 banchi per caricare balestre, 40 gavette di filo di fiandra per fare corde da balestra, 2 molinelli per caricare le balestre, 2 casse grandi di berrettoni per balestre da banco e balestre da piedi. Al nuovo invent.1 balestra con corde e mastracorde, 2 tenieri per balestre piccole, 2 balestre da piede, 2 balestre da mulinello con gli archi rotti, 5 casse grandi di berrettoni senza ferri, 1 banco per caricare, 1 tavola per appiccare balestre con 10 chiodi grossi, 50 gavette di filo di fiandra per fare corde da balestre, 8 partigiane.
a.1458.VI.25 Bolletta di pagamento per l’acquisto di una balestra comperata a Perugina per saettare per la festa di Pentecoste. Bolletta di pagamento per mastro Vangelista da Gubbio perché fece con legno suo una certa rotella sulla quale si saetta e per la fornitura di una balestra per il giorno della festa di Pasqua Rosa, che verrà data al vincitore della gara. A.Cn. H14 f 209 r 211 r
a.1460.VI.30 Per acquisto di una balestra per gareggiare nel giorno di Pasqua Rosa. Per far dipingere il targone dal pittore Pier Antonio Mesastris da Foligno. A.Cn H 16 f 236r
a.1462.VI.11 Bolletta di pagamento per il mastro Cristoforo di don Zaccaria per pittura di un targone. A.Cn.H 16 f 262 v
a.1463.VI.25 E’ pagato mastro Alessandro Piato che ha dipinto un targone. A.Cn.H 10/3 fasc.28
a.1470.VI.10 E’ pagato il pittore Cristoforo di Gaspare, vasaio, per la pittura di una rotella per sagittare. A.Cn.f612.H18
a.1472.X.21 Appalto per la riparazione delle mura esterne con le aperture per le balestre sotto l’orto di Santa Chiara. A.Cn. H18 f 244 r
a.1473.V.30 Mons.Pietatis v1 1 reg.pegni f 30 r Berardino di Antonio del fornaio a dì 30 de magio per bolletta de Marco offitiale di pigni have in presto di denari del Monte sopra una balestra de acciaio, bol.8. Berardino sopra dicto adì 12 de magio 1474 rendì dicto presto bol.8 et per provisione pagò bol.doi (due).
a.1477.IV.24 Su mandato di Urbano Vegerio, vice tesoriere di Perugina e di Assisi, etc. venne bandito pubblicamente sotto pena di una multa di 10 fiorini, che nessuno giochi in s. Francesco, a qualsiasi gioco, che sia permesso o no, nelle pertinenze della chiesa, del convento e nelle due piazze. Cn H 18 f 40
a.1482.I.28 A.Not.C 23 In parte l’inventario riguarda armi da sparo. Inoltre 8 gavette di filo per fare corde da balestra, 1 banco per caricare balestre, 4 balestre d’acciaio, 31 balestre di legno concione, 2 balestre mancanti di noce, 3 molinelli per caricare, 1 molinello montato su ruote, 4 balestre d’acciaio in ordine, 240 verrettoni anastati, 7 balestre d’acciaio complete, 4 lb. Di filo per corde da balestre.
a.1490.III.28 Riparazioni alla balestriera tra la Rocca Min. ed il Torrione di s. Antonio. Cn H23/1 f 4r
a.1493.I.30 Rifatta la porta della stalla in casa di Averardo dei Nepis dove sono i cavalli dei balestrieri. A.Cn.P6 f 143 r
a.1495.IX.4 Lettera ai Priori….omissis…. So stato a Palazzo da domenica in qua solo per farvi fortificare il castello et far refare settime et altre arme da offendere et da difendere. Et ho trovato essere state poste baliste corazzine, rotelle, etc….
Dal 1500 al 1600
a.1530VI.1 Nell’inventario delle cose del defunto medico Galasso del mastro Giovanni di Benciveni…..un ferro da medico per togliere i berrettoni. A.Not. D 26 ff 21 r 33 v.
a.1532.III.6 Venne regolarmente istituita una Compagnia di Balestrieri col nome ufficiale di “Ludus balistrae”. Questa Compagnia perseguiva lo scopo dell’esercitazione sull’uso dell’arma, del passatempo e della coesione del gruppo, poiché riuniva in un’unica associazione i balestrieri che esercitavano in città e nel contado col nome delle 5 porte della città: Porta s. Francesco, Porta S. Giacomo, Porta Perlici, Porta San Rufino, Porta S. Chiara.
Li balestranti scripti adì 26 de magio 1539.
(La seguente documentazione inizia dall’anno 1539 ed è contenuta in un libretto manoscritto dell’Archivio Comunale e riguarda il comportamento dei balestrieri durante lo svolgimento della gara, gestita dal Comune).
Sopto l’infrascritti capitoli modi et condizioni VII.
sotto (vi sono) gli infrascritti capitoli, modi e condizioni VII
I – In prima che tucti quelli che vogliono essere de el dicto numero debiano farse scrivere de mano del Camerario et pagar doi bol. pro homo per la redemptione de le verette.
prima di tutto quelli che vogliono essere del detto numero (dei tiratori) debbono farsi iscrivere per mano del Camerario e pagare due bolognini a testa per la restituzione delle verrette
II – Item dicto che quello che serà più apresso al segno de mezzo haverà un panno alto bianco quanto un paro de calze et non più.
così quello che colpirà più vicino al segno del centro avrà (in premio) panno bianco alto quanto un paio di calze e non di più
III – Item che quello che obtenerà el secondo loco più apresso al segno de mezzo guadagnarà lo detto versaglio con tucte le polse o due verette che haranno toche le versaglie.
così quello che otterrà il secondo posto più vicino al segno del centro guadagnerà il detto bersaglio con tutte le polse oppure due verrette che avranno toccato il bersaglio
IV – Item che tucte le verette che non haranno toccate le dette versaglie siano de la università per la Comunità Assisi occorrenze.
così tutte le verrette che non avranno toccato i detti bersagli andranno a favore della università per le occorrenze della Comunit�
V – Item se dicte verette non bastassero per le spese occurenti che el resto se lieve de la entrata de le altre verette.
così se dette verrette non bastassero per le spese occorrenti, quello che manca si prenda dalla entrata delle altre verrette
VI – Item che quelli che hanno le balestre grosse seranno li primi a tirare de cavarse a sorte et ad fare sotto una coperta de misura del Consiglio.
così quelli che hanno le balestre grosse saranno i primi a tirare a sorteggio fatto fare sotto una coperta su responsabilità del Consiglio
VII – Item che dopo quelli tirano le altre balestre minori a sorte come di sopra.
così, dopo quelli, tirano le altre balestre minori a sorteggio come di sopra
Adì 6 de giugno 1541.
Qui de sotto se scriveranno tucti quelli che tenteranno al palio come li capitoli solliti facti apparono nel principio del presente libretto declamando che tucte le verette no toccarano la rotella siano de li famigli de palazzo
a.1542 Il nuovo governatore Giovanni Andrea Cruciani, al fine di sedare le lotte di parte, ridivise la città in Terzieri che si chiamarono di San Francesco, di san Rufino e di Dive Marie.
Adì 11 de giugno 1542.
Qui de sotto se scriveranno tucti quelli tiraranno al palio come li capitoli solliti….declamando che tucte le verette no toccarano la rotella seranno de li famigli de palazzo.
Dal 1600 al 1700
a.1622 Lettera a Gubbio